A cosa servono?
Gli ipovedenti possiedono a differenza dei ciechi assoluti, un residuo visivo che può e deve essere sfruttato al massimo. Costoro possono essere aiutati a fare ciò mettendo in atto alcuni accorgimenti e mediante l’utilizzo di ausili ottici ed elettronici che possono restituire autonomia nella vita di tutti i giorni.

Come si sceglie l’ausilio più adatto?
In base alla patologia, al residuo visivo e all’attività svolta, l’ortottista insieme al medico oculista sceglierà l’ausilio più adatto all’esigenza del paziente ipovedente. Esistono ausili ottici ingrandenti oltre che dispositivi elettronici adatti a rendere più facile la vita quotidiana del paziente ipovedente di qualunque età. Alcuni ausili sono:
– orologi parlanti, sveglie, termometri per la febbre, sfigmomanometri, bilance;
– telefoni e cellulari con tasti e caratteri ingranditi oppure cellulari con una sintesi vocale;
– apparecchi vocali di lettura;
– sintesi vocale e software di ingrandimento per il pc;
– lenti o apparecchi di ingrandimento per la casa o portatili per fuori casa;
– occhiali ipercorrettivi;
– filtri contro l’abbagliamento per gli occhiali;
– bastoni bianchi come segno di riconoscimento o per l’orientamento e la mobilità;
– punti tattili adesivi per la marcatura in casa o su dispositivi elettronici;
– dispositivi per ascoltare audiolibri e riviste;

Chi può beneficiarne?
Gli ausili per ipovedenti sono dispensati gratuitamente dal sistema sanitario nazionale agli aventi diritto con riconosciuta invalidità civile. È necessario che il visus nell’occhio migliore non superi 1/10 o che abbia un residuo campimetrico binoculare inferiore al 30%.